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Scavi della città romana di MevaniolaGià municipio romano, fu inserita da Augusto nella regio VI (Umbria), forse a testimonianza delle sue radici etnico culturali. Il nome stesso, piccola Mevania, fa esplicito riferimento alla città umbra di Mevania (l'attuale Bevagna).
Scavi della villa di Teoderico (IMPORTANTE: ATTUALMENTE IL SITO ARCHEOLOGICO NON E' VISITABILE)Il Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna conduce dal 1998 annuali campagne di scavo nel sito, in cui sono state individuate strutture riferibili ad età romana e ad una villa con grande area termale di età teodericiana.
Abbazia di S. ElleroDell'edificio, fondato dall'eremita Ellero sul finire del V secolo, si conserva la facciata della fase romanica (XI-XII secolo), ornata da capitelli con sirene, simbolo della seduzione della carne, contrapposte a monaci oranti, che rimandano alla forza della preghiera per vincere il peccato. Un antico rito salutare legato alla magia della pietra si compie nella cripta, che conserva il sarcofago altomedievale con i resti del Santo, per curare il mal di testa.
Castello di PianettoSorse come fortilizio legato akl sistema difensivo del monastero di S. Ellero; lo testimonia l'elezione dell'abate, avvenuta nel 1316 nella chiesa di 'Sacte Mariae de castro Planecti'.
Chiesa di S. Maria al PantanoAnticamente unita ad un convento agostiniano, presenta un pregevole portale romanico con capitelli a foglie di acanto accartocciato. Alla fine degli anni '50 sono stati rivenuti affreschi d'iconografia mariana, il più antico dei quali raffigura la Madonna dell'Umiltà patrona di Galeata; attualmente gli affreschi sono visibili in museo.
Chiesa di S. Maria dei Miracoli a PianettoCostruita in seguito al pianto miracoloso di una tavoletta raffigurante la Madonna, avvenuto nel 1497, rappresenta il momento più alto dell'architettura rinascimentale della valle. la facciata costituisce un singolare diario della comunità, in cui sono annotati sia gli eventi storici sia quelli legati alla vita quotidiana. All'interno pregevoli decorazioni scultoree ed opere pittoriche, fra le quali si segnala 'La Visitazione' (1599) del fiammingo Giovanni Stradano e 'La Deposizione' di scula vasariana. Degno di nota il campanile della chiesa.
Pieve di S. Pietro in Bosco a GaleataLa pieve affonda le sue radici in età paleocristiana, ripetutamente ricostruita dopo i danneggiamenti operati dai terremoti. Ne è singolare testimonianza un'epigrafe posta sulla sinistra della facciata che ricorda la ricosacrazione avvenuta nel 1194 al tempo di papa Celestino III e del abate Suavizio.
Via Zannetti e Palazzo del PodestàNella caratteristica via a porticati, fiancheggiata da dimore con pregevoli stemmi nobiliari, emerge il palazzo del Podestà con la torre civica ed il marzocco fiorentino, nel quale il leone sorregge lo stemma della comunità di Galeata.
Mercatale e il sasso di DanteAntica borgata, luogo privilegiato di mercati, conserva prestigiosi palazzi gentilizzi.
Torre Bonini e via dei romeiDa Civitella a Bagno rappresenta un percorso di crinale frequentato dai pellegrini medievali, come documentato dagli Annales Stadenses. Lungo il percorso sono visibili i ruderi della torre difensiva detta anche di Poggio Galmino.
S. Zeno e la torre di monte ErnoPiccolo centro nella valle del Rabbi dominato dalla torre del castello di S. Zenone; il primo documento sul castello è del 1239.
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